La dottrina dello Stato

Johann Gottlieb Fichte

La dottrina dello Stato

ovvero Sulla relazione dello Stato originario con il Regno della ragione

Introduzione, traduzione e commento di Antonio Carrano

  • 2013
  • p. 213
  • ISBN: 978-8887637564

€ 25

Pubblicata postuma nel 1820, nel mutato clima politico della restaurazione, La dottrina dello Stato presenta in volume il corso di Lezioni su argomenti vari di filosofia applicata: secondo e ultimo ciclo di conferenze dedicate alla filosofia della storia che Fichte tenne a Berlino nel semestre estivo del 1813. Secondo, dopo quello del semestre invernale 1804-1805, pubblicato con il titolo I tratti fondamentali dell’epoca presente. Ultimo, perché risalente alla primavera-estate (26.04-16.08) del 1813.

A pochi mesi dunque dalla morte: l’evento che ha fatto di questo testo una specie di testamento filosofico e politico, in cui troviamo coronato il programma di “filosofia applicata” perseguita in ognuno dei suoi scritti popolari. Come segnala il sottotitolo del curatore, Fichte vi ha sviluppato il tema della relazione tra lo Stato originario e il Regno della ragione, concepiti come estremi ideali del processo volto a realizzare il «Regno dei cieli», annunciato da Gesù, di cui ognuno è chiamato a diventare attivamente «cittadino». Tal è, in fondo, la questione che fa da cornice all’estesa descrizione materiale della storia universale orientata in senso teleologico. La cui suddivisione in mondi si sovrappone alla comune periodizzazione storica, in nome di una dialettica tra fede e intelletto che il filosofo ha rinvenuto ab ovo nel processo di legittimazione del potere, aggiungendo ai temi del diritto e della politica la considerazione della religione e del cristianesimo quale sigillo della rivelazione dell’assoluto nella storia.



Il curatore

Antonio Carrano insegna Storia della filosofia presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Ha dedicato la sua attività di ricerca ad autori del pensiero filosofico dell’illuminismo e dell’idealismo classico tedesco, curando per la collana “Fichtiana” la traduzione de I tratti fondamentali dell’epoca presente (Milano 1999).


L'Autore

Johann Gottlieb Fichte è stato un filosofo tedesco.

Seguace della filosofia kantiana, e in particolare della sua teoria morale, intese costruire l’edificio sistematico del sapere su un principio di libertà. Principio di tutto, per Fichte, è l’io, che pone sé stesso e allo stesso tempo oppone a sé stesso un non-io (la natura), per poter affermare la sua libertà. La filosofia di Fichte esercitò un grande influsso sui romantici, perché intendeva la realtà non come qualcosa di esterno all’uomo, ma come il prodotto della sua libera attività spirituale. Le sue opere più famose sono la Dottrina della scienza e i Discorsi alla nazione tedesca, con le quali contribuì al risveglio del sentimento nazionale tedesco contro l’invasore francese.