Latino


Il metodo per le lingue classiche

Il metodo

Il corso Lingva Latina per se illvstrata è informato a un metodo induttivo, che parte da testi e contesti perché da essi il discente risalga a forme e costrutti e apprenda vocaboli e fraseologia. La morfosintassi, prima induttivamente assimilata mediante il riconoscimento di strutture ricorrenti e la riflessione su di esse, vien poi sistematicamente organizzata. Usus e doctrina procedono così di pari passo per un più efficace apprendimento della lingua. Il sistema prevede un forte coinvolgimento attivo dello studente tramite letture, esercizi di comprensione e produzione orale e scritta. La narrazione continua, oltre a fornire sostegni mnemonici a parole e costrutti da imparare, illustra con chiarezza la vita romana antica. Nella seconda parte del corso l’alunno è introdotto alla lettura diretta degli autori latini nei loro testi originali.

Il testo

Il testo base della prima parte (FAMILIA ROMANA) consiste in un vero ‘romanzo’ in latino. I ragazzi seguono le vicende d’una familia romana del II secolo d.C.: genitori e figli, padroni e schiavi, il rapporto con la cultura greca, la scuola, l’esercito, la medicina, il commercio, l’agricoltura, i ludi, etc. La lingua, inizialmente assai semplice e di struttura paratattica, a mano a mano che si va avanti cede il passo a un latino sempre più complesso. Il testo sin dalla prima pagina è per se illustratus, grazie al contesto, alle note a margine, alle figure. Già nel primo volume si leggono estratti dai Vangeli, da Catullo, Ovidio, Marziale, Donato. Gradualmente si passa alla seconda parte, con l’accesso ai testi originali di Livio, Sallustio, Cicerone e altri prosatori.

Il fine

Lo scopo del corso è di portare nel minor tempo possibile e con la massima efficacia gli studenti a leggere i classici latini antichi, medievali, rinascimentali e moderni con semplicità, naturalezza e piena comprensione. L’uso attivo della lingua, che il metodo prevede, è dunque un efficacissimo mezzo, ma non il fine che ci si propone. Lo studente non dovrà decifrare compitando singole parole, né dovrà risolvere enigmi aggrappandosi a vocabolari e grammatiche, ma dovrà essere in grado di leggere, ascoltare e capire il messaggio che i suoi maiores gli hanno lanciato.

Le note a margine

La lingua d’ogni capitolo è comprensibile ai discenti grazie a note assai calibrate, che spiegano il latino con il latino – cioè con sinonimi, contrari, circonlocuzioni, derivazioni – sempre usando vocaboli e costrutti già precedentemente incontrati. Quattro simboli (equivalenza [=], antonimia [↔], derivazione [<] e equivalenza in un determinato contesto [:]) aiutano a identificare immediatamente il significato delle strutture e delle parole nuove.

Il vocabolario

L’approccio induttivo del corso riserva grandissima importanza all’apprendimento del vocabolario latino. Le parole introdotte nella prima parte (oltre 1500 vocaboli) e gran parte di quelle della seconda parte (circa 2500) sono scelte con un criterio di frequenzialità. Esse sono studiatamente ripetute con insistenza in contesti diversi e a intervalli regolari, e riprese nei numerosi esercizi e nelle verifiche, così da fissarsi nella memoria senza sforzo eccessivo. Gli studenti imparano non solo a riconoscerle e comprenderle, ma pure a usarle con naturalezza e proprietà. In questo modo il patrimonio lessicale e fraseologico degli alunni si arricchisce e si amplia di giorno in giorno con una piena immersione nella lingua.

Le immagini

Centinaia di figure illustrano il significato di vocaboli introdotti nel testo, permettendone una migliore e più duratura fissazione nella memoria, ed evitando che le parole latine debbano esser comprese solo attraverso il passaggio per le parole della lingua dell’allievo. Verba e res vengono connesse con un legame più forte e più immediato.

Il Contesto

La storia narrata nel volume FAMILIA ROMANA fa sì che i ragazzi apprendano con naturalezza e senza eccessiva difficoltà vocaboli, locuzioni, forme e strutture, all’interno d’un quadro di riferimento continuo e verosimile. Gli studenti vedono così non regole astratte e frasi estrapolate da qualunque cornice, ma scene di vita e comprendono la reale funzione espressiva d’ogni parte della morfosintassi e del lessico che studiano di volta in volta. La lingua è così percepita come un organismo vivente e non solo come un insieme di norme. Il contesto consente anche di ricordare in maniera più efficace e duratura il vocabolario e le caratteristiche morfosintattiche che s’incontrano pagina per pagina. Usi e costumi dei romani aiutano a capir meglio l’ambiente e la civiltà all’interno della quale s’è sviluppata la letteratura che gli alunni presto affronteranno.

La Grammatica

Pratica e teoria della lingua non sono mai disgiunti in LINGVA LATINA: dopo aver trovato esempi delle ‘regole’ e averne compreso il funzionamento in contesti e situazioni diverse, l’alunno sistema e fissa le conoscenze così acquisite grazie a un’accurata descrizione grammaticale che, capitolo per capitolo, senza nulla trascurare e facendo anche, quando necessario, riferimento all’evoluzione storica del latino, aggiunge tassello a tassello fino a costruire l’intero mosaico della morfosintassi. I fenomeni grammaticali sono illustrati con linguaggio semplice e piano, che intende essere quasi un’eco delle spiegazioni dell’insegnante. Schemi a margine compendiano forme e strutture da imparare. Una volta così fissate le nozioni apprese nel vivo della lingua, esse vengono ulteriormente consolidate grazie a varie attività pratiche. Esercizio attivo e consapevolezza razionale costituiscono i pilastri si cui s’edifica una solida preparazione alla lettura degli autori.

L’Enchiridion

Ai singoli capitoli del corso oltre alla breve lectio grammatica con cui terminano, sono annessi altrettanti capitoli d’un Enchiridion, ossia d’un ‘manuale’ di grammatica, che spiega punto per punto, con linguaggio semplice e piano, tutte le parti di morfologia e sintassi che sono state incontrate nella lettura del testo. A margine vengon presentati schemi di declinazioni e coniugazioni. Le forme vengono proposte nel loro uso, cioè con la morfologia viene introdotta gradualmente anche la sintassi, senz’artificiali barriere. Quando contribuisce a chiarire meglio e a creare maggiore consapevolezza della lingua, l’Enchiridion fa anche riferimento a semplici nozioni di grammatica storica. Le nozioni acquisite tramite lo studio di questa parte del corso, potranno anche essere approfondite ricorrendo alla Grammatica di consultazione, dove forme e strutture sono disposte in maniera più sistematica e con dovizia d’esempi.

La pratica linguistica

Centinaia d’esercizi contenuti sia nel testo base sia in volumi supplementari, oltre alla pratica attiva che l’insegnante fa svolgere in classe, consentono un approccio assai dinamico e coinvolgente al latino, che diviene ben presto una lingua familiare e piacevole. Gli esercizi non sono semplici traduzioni, ma prevedono completamento morfosintattico e lessicale, risposta a domande, scelta multipla, drammatizzazioni (per le quali possono essere adoperati i Colloquia personarum), sommari, caccia all’errore, descrizione d’immagini, composizioni guidate e libere, amplificazioni, ricerca di sinonimi e contrari, trasformazione, etc. Spesso essi son proposti sotto forma di gioco o amichevole competizione. Questo tipo d’attività va svolto sia come cómpito a casa, sia in classe, sotto la direzione dell’insegnante, che potrà vedere esempi di questa maniera di condurre la lezione nel documentario La via degli umanisti e trovare risorse anche in rete.